Barzellette sui siciliani

Viagra

 

Due siciliani si incontrano: "Cammelo, guarda cosa ho comprato". Tira fuori dalla tasca una pillola: "Si chiama Viagra!".
"E a che serve?".
"Con questa a letto... due, tre volte!".
"Minchia, ma allora e' un calmante!"

 

Al semaforo

 

Un siciliano sulla sua 127, stereo a palla, sta camminando
tranquillamente, gli si affianca un milanese col ferrarino che
abbassa il finestrino e fa:
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al secondo semaforo rosso, si accosta di nuovo, abbassa il
finestrino:
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al terzo semaforo, di nuovo, abbassa il finestrino, non fa in tempo ad aprire bocca che il siciliano gli sputa in faccia:
"Weee capocchioonee di minchia, Una lacrima sul viso, Bobby Solo!!!"

 

La voglia

 

Un Siciliano è emigrato in germania per cercare lavoro, lasciando a Palermo la moglie.
Dopo 5 anni di lavoro continuativo (senza mai tornare a casa) gli arriva un telegramma dalla moglie:"Sta per nascere nostro figlio STOP Torna Presto STOP".

Il Marito si precipita a Palermo col primo aereo, si fionda sul primo taxi per andare in ospedale... Giunto in ospedale la trova col "pargolo" in braccio: un bellissimo bimbo nerissimo!!
Sconvolto le chiede:"Come MINCHIA è possibbile?"...

La Moglie:"Eh, Tanuzzo, voglia di caffè me venne, me toccai, nivuru venne!"... Quindi in preda alla rabbia e pieno di dubbi il marito corre dalla mamma, le spiega la situazione e le chiede:"Matri, Ma ti pare possibbile?"... La Madre:"Ceetto, mi successe pure a mia!!!

Quando ero incinta cu'ttìa, voglia di CERVO me venne, me toccai, CUNNUTU NASCISTI!!!!"